
Bonus Giovani 2018: ecco tutte le più importanti novità!
Per coloro che nell’anno 2018 avranno intenzione di assumere a tempo indeterminato o trasformare gli attuali contratti a termine, potranno usufruire di uno sconto del 50% per 3 anni sui contributi a carico del ddl. E’ quanto previsto dalla nuova legge di bilancio 2018. Fra i requisiti essenziali per poter godere di tale agevolazione è che la persona da assumere non deve aver mai lavorato a tempo indeterminato, e sia un under 35. Dal 2019 l’età non dovrà essere superiore a 30. Per sintetizzare il nuovo incentivo si fa seguito:
“Bonus giovani 2018: ecco per quali contratti di assunzione è riconosciuto”
La Legge di Bilancio 2018 riconosce ai datori di lavoro privati che assumono giovani a partire dal 1° gennaio 2018 un’importante incentivo.
Il diritto a beneficiare del bonus sui contributi per le assunzioni di giovani è riconosciuto ai datori di lavoro che stipulano contratti stabili a tutele crescenti a tempo indeterminato.
Lo sconto sui contributi previdenziali è riconosciuto anche nei casi di prosecuzione a partire dal 1° gennaio 2018 di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato, indipendentemente dall’età anagrafica del lavoratore alla data della prosecuzione
Il bonus giovani 2018 è riconosciuto anche nei casi di conversione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, nel rispetto dei requisiti anagrafici richiesti al lavoratore.
“Bonus assunzioni giovani 2018: le regole per i datori di lavoro”
La Legge di Bilancio 2018 stabilisce regole precise per i datori di lavoro che intendono beneficiare del bonus per le nuove assunzioni di giovani:
– nei sei mesi precedenti l’assunzione non devono aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero licenziamenti collettivi;
– il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto beneficiando del bonus o di un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica del lavoratore assunto con l’esonero, effettuato nei sei mesi successivi alla predetta assunzione, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito;
– in caso di revoca del bonus ad un datore di lavoro non comporta la perdita del diritto a beneficiare dell’incentivo ad altri datori di lavoro privati che intendono assumere il lavoratore.